Sono seduto accanto a te, sul bordo del tuo candido lettuccio. Mi guardi. Hai il viso pallido e gli occhi lucidi e gonfi.
"Mordi la vita, Kitty. Sempre. Comunque. Con tutta la forza che hai dentro di te."
Accenni un sorriso.
"Mi stai regalando una perla di saggezza?"
"Certo, l'unica che leggerai in queste pagine nere."
"Ratto, non cambi mai."
Ti arruffo i capelli.
"Eddai... Steelrat non esiste più. Sono rimasto solo io, David."
Accenni un altro sorriso.
"Se lo dici tu, Ratto."
Sbuffo e, a pugni stretti, maledico il giorno in cui mi lasciai trascinare su Splinder.
Stai scrivendo una memoria per l'udienza delle dieci di domattina. Hai la scrivania ingombra di carte e codici. Sei stanca. Gli occhi sono rossi. Tutti quei paragrafi in lettere minuscole ti hanno consumato la vista.
Sbirci l'orologio. È mezzanotte passata. Vorresti smettere ma non puoi. Devi assolutamente finire. Sbuffi.
Una mano si posa sulla tua spalla destra. La mia.
"Ratto, non è il momento."
"Lo so. Volevo solo chiedere se ti andava un té."
Mi fissi. Sono in pigiama, scarmigliato e scalzo.
"No, niente té." Mi regali un sorriso. "Meglio un accenno di chinotto."
Calo su di te in cerca delle tue labbra socchiuse per un bacio volante.
"Buongustaia."
La mia voce è un sibilo roco che si perde nel nulla.
Sono precario.
Mi sento precario.
L'ho scritto.
Lo leggo.
Non cambia un cazzo.
Un cazzo.
Lo sclero continua.
Sono appena agli inizi.
Skizzo...
Mi hai costretto.
Sono di nuovo prigionero di una trama.
Una trama precostituita.
Con un finale ineluttabile.
Deciso mesi fa.
Durante una delle tante notti insonni.
"A cena colla Kitty" avrà una fine.
Così come il Ratto.
Il personaggio.
La macchietta.
Il simpaticone dalla lingua lunga.
E dal morso facile.
Te ne spiegherò le ragioni.
Nel racconto.
Non qui.
Queste sono solo parole in ordine sparso.
Scritte con Radio Capital come sottofondo.
La solita musica.
La solita minestra.
La solita vita.
Puff...
Mi sono riletto.
Questo post non mi piace.
Tende al melodramma.
Ma non lo cancello.
No.
È buona la prima.
Sempre.
Kitty...
Siamo la Coppia del Secolo.
La coppia che non è coppia.
Due anime che si sono incontrate nel Cartone.
Due corpi che non si conosceranno mai.
Però...
Però...
Deficit di parole.
Sono stanco.
Meglio chiudere.
Ilaria...
Ti voglio bene.
Una carezza.
